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Decreto Caivano: ecco gli interventi per il settore della scuola

lentepubblica.it • 20 Novembre 2023

bidello lava auto presideLa legge di conversione del Decreto Caivano è entrata in vigore il 15 novembre 2023: ecco quali sono le novità per i settori della scuola e della conoscenza.


Il 15 novembre 2023 è entrata in vigore la legge 159/23 di conversione del decreto legge 123/23 “Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale” cosiddetto decreto Caivano.

Ecco una sintesi, operata dalla FLC CGIL, sui contenuti del provvedimento che hanno impatto sui settori della conoscenza.

Decreto Caivano: ecco gli interventi per il settore della scuola

Ecco in sintesi quali sono le novità.

Incarichi temporanei per il Personale ATA

La legge autorizza le istituzioni scolastiche statali del Mezzogiorno, individuate nell’ambito del piano “Agenda Sud”, a conferire incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario fino al 31 dicembre 2023. A supporto di ciò, è stato incrementato di 12 milioni di euro il fondo per le assunzioni temporanee di personale ATA.

Potenziamento organico docenti e offerta formativa

Per favorire i progetti pilota dell'”Agenda Sud”, è stata autorizzata una spesa di 3.333.000 euro per il 2023 e 10.000.000 euro per il 2024 al fine di potenziare l’organico dei docenti. Inoltre, il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa è stato incrementato di 6 milioni di euro a partire dall’anno scolastico 2023/24.

Riduzione dei divari territoriali e negli apprendimenti

Le risorse aggiuntive mirano a contrastare la dispersione scolastica, prevenire fenomeni di abbandono nelle aree a rischio, ampliare l’offerta formativa e valorizzare la professionalità dei docenti. Si prevede una specifica sessione negoziale per il riparto delle risorse per l’anno scolastico 2023/24.

Punteggio aggiuntivo in mobilità per docenti

È stato introdotto un punteggio aggiuntivo per i docenti che operano in aree a rischio, non presentano domande di mobilità per tre anni e accettano supplenze per l’intero anno scolastico. Tale punteggio sarà considerato in vari contesti, inclusi trasferimenti e graduatorie d’istituto.

Abolizione del limite numerico minimo di alunni per classe

A partire dall’anno scolastico 2024/2025, è prevista l’abolizione del limite numerico minimo di alunni per classe nelle istituzioni scolastiche del Mezzogiorno, specificamente nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Programmi operativi complementari e sostegno alle istituzioni

Con l’obiettivo di ridurre i divari territoriali, sono state destinate risorse per il potenziamento dell’offerta culturale, la mobilità studentesca e il supporto socio-educativo. Si prevede inoltre un nuovo Piano per asili nido per la fascia di età 0-2 anni.

Vigilanza sull’obbligo di istruzione e nuove Sanzioni

Un focus particolare è stato posto sull’obbligo di istruzione, con misure di vigilanza e nuove sanzioni per chi non adempie a questo obbligo. Si prevede il coinvolgimento dei sindaci e dei dirigenti scolastici nel monitoraggio e nell’applicazione delle sanzioni, con la possibilità di sospensione dell’assegno di inclusione in caso di mancato adempimento.

Alfabetizzazione digitale e mediale a tutela dei minori

Il Dipartimento per le politiche della famiglia promuove la formazione e fornisce linee guida per l’alfabetizzazione digitale e mediale dei minori, con particolare attenzione alla tutela contro i contenuti inappropriati.

Copertura finanziaria

Nonostante alcune criticità legate alla copertura finanziaria e alla limitatezza delle risorse, la legge Caivano rappresenta un passo significativo per il potenziamento del sistema scolastico, la riduzione dei divari territoriali e il sostegno agli studenti del Mezzogiorno. Resta da valutare l’efficacia di tali misure nel promuovere un ambiente educativo più equo e inclusivo.

Il documento completo

Potete consultarlo qui.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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